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Alla scoperta della Palmaria del passato

L'attuale rigogliosa vegetazione nasconde, al modo delle antiche civiltà scomparse, i segni di un passato in cui l'uomo non ha mai mancato di interpretare l'isola in una forma sempre diversa.

Percorrendo strade e sentieri, come un viaggio a ritroso nel tempo, ritroviamo i segni del passato militare (dalla guerra fredda al seicento genovese, passando per la seconda guerra mondiale e le fortificazioni ottocentesche), di quello delle attività di cava (spettacolari quelle di Portoro) e delle coltivazioni, il cui albero simbolo, l'ulivo, ancora ne contrassegna l'originale diffusione in ampie parti dell'isola.

Ad un occhio attento non sfuggiranno i resti, lungo gli antichi sentieri, delle vecchie sistemazioni  in pietra: edifici agrari, ricoveri per gli attrezzi, muri a secco, a immaginare una condizione vecchia di secoli che venne improvvisamente interrotta dall'asservimento militare in funzione della difesa dell'Arsenale Militare Marittimo.

Blocchi di Portoro presso Cava di Punta dell'Isola Euphorbia arborea presso Cava di Portoro Gabbiano reale alla caletta della cava di Portoro Ulivi al Pozzale Oliveto presso crinale di Punta Mariella Villa Pieri Nerli Saladero San Giovanni Ingresso Villa Pieri Nerli Saladero San Giovanni